PFAS nell’acqua potabile: cosa sono e come rimuoverli

PFAS nell'acqua potabile: cosa sono e come rimuoverli | Enki Water

PFAS nell’acqua potabile: cosa sono e come rimuoverli

Di recente, l’opinione pubblica sta analizzando sempre più una minaccia in tema di acqua potabile che nel tempo è forse stata erroneamente trascurata, ovvero i PFAS; il rapporto di Greenpeace sulle concentrazioni di PFAS in Lombardia ha infatti riacceso i riflettori su questo inquinante, presente in circa il 20% delle falde acquifere della Regione in base ai campioni testati.

Un dato che si va aggiungere alla già delicata situazione del Veneto, dove si registrano tra le più alte concentrazioni di PFAS nel mondo.

Cosa sono i PFAS

I PFAS (perfluoroalchilici e polifluoroalchilici) sono una classe di sostanze chimiche sintetiche di ampio utilizzo quotidiano. Sono caratterizzati da una struttura chimica stabile, composta da atomi di carbonio e fluoruro, che conferisce loro proprietà idrorepellenti, oleorepellenti e resistenti al calore. I PFAS sono stati utilizzati in una vasta gamma di prodotti di consumo:

  • tessuti impermeabili
  • cosmetici
  • schiume antincendio
  • rivestimenti protettivi
  • imballaggi in carta e alimentari
  • farmaci e dispositivi medici

e altri ancora, così come in numerosi processi industriali.

Sono diventati una preoccupazione significativa a causa della loro persistenza nell’ambiente e della capacità di bioaccumularsi negli organismi viventi.

PFAS nell’acqua potabile

Come abbiamo detto, i PFAS sono noti per la loro persistenza nell’ambiente e per la capacità di accumularsi nel corpo umano nel tempo. Queste sostanze possono entrare nell’acqua potabile attraverso diverse fonti, tra cui scarichi industriali, rifiuti e materiali di consumo. Una volta introdotti nel sistema idrico, possono diffondersi e raggiungere le falde acquifere, contaminando così le fonti di acqua potabile, ma anche le coltivazioni stesse.

La loro presenza nell’acqua potabile può rappresentare un rischio per la salute umana, associato a potenziali effetti tossici e complicazioni per ciò che concerne il fegato, il sistema immunitario, la tiroide, i reni, la sfera riproduttiva e altro ancora, essendo ormai riconosciuti dalla medicina come interferenti endocrini.

Come rimuoverli

Ad oggi, il modo migliore per bere l’acqua di rubinetto senza rischio di ingerire i PFAS è l’adozione di un sistema di ultrafiltrazione.

Il QCM 350+ distribuito dalla Enki Water, attraverso le sue tecnologie di ultima generazione, consente di rimuovere efficacemente gli PFAS così come molti altri inquinanti, tra cui metalli pesanti, VOC, virus e batteri fino al 99,9%.

Contattateci per maggiori informazioni.



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